La grande Pasta di Gragnano
Pastai Gragnanesi, società cooperativa
I pastifici artigianali del ‘600
Da 'mangia foglie' a 'mangia maccheroni'
Da una produzione a conduzione familiare ai pastifici artigianali, fino ai primi pastifici industriali. La svolta epocale per i pastai di Gragnano avvenne nella prima metà del ‘600, quando a Napoli e nei paesi della provincia gli abitanti promossero una vera e propria rivoluzione alimentare: da “mangia foglie” divennero “mangia maccheroni”.
Per tener testa all’aumento della richiesta di pasta del mercato provinciale, regionale e nazionale, la fabbricazione della pasta a Gragnano subì un forte incremento: da familiare, la produzione divenne paleoindustriale, ma sempre sulla base di una manualità faticosa, esperta ed accorta. La Pasta Artigianale di Gragnano non cambia ma cambiano le dimensioni della sua produzione e diffusione.
E’ a questo punto che vanno datati a Gragnano il consolidamento dell’Arte Bianca della pasta e la nascita delle gloriose dinastie di maestri pastai che cominciarono a tramandare oralmente, di padre in figlio, i segreti del mestiere del pastaio per evitare la pasta “canniata”, la pasta “sformata”, la pasta “acida”.
Ed è in questo periodo che la passione per la fabbricazione della Pasta Artigianale di Gragnano viene assimilata dal DNA della popolazione gragnanese: l’arte d’ ‘o ‘mpastatore, d’ ‘o spannatore, d’ ‘o pacchettista danno identità al maccaronaro gragnanese nei suoi vari ruoli.